venerdì 2 febbraio 2018

Brevissimo elogio di Mamoru Takamura a partire dal capitolo 1204 (spoiler inside)


Hai mai detto quanto ti piace Hajime no Ippo? Non su questo blog, sicuramente. E il tuo personaggio preferito è, senza ombra di dubbio, Mamoru Takamura. Lo è stato sin dai primi capitoli, quando da primissimo mentore di Ippo diventa uno dei senpai più inaffidabili, casinisti, volgari e divertenti (a patto di non essere Aokimura) del fumetto giapponese. Ma tu lo adori ancora di più quando fa sul serio. Per buona parte del manga succede abbastanza raramente: durante gli scontri con Hawk e Eagle, e più avanti con Bison, e durante i massacranti allenamenti (è principalmente attraverso di lui che Morikawa-sensei ci mostra le fatiche che affrontano i pugili per rientrare nella categoria di peso). La musica cambia però quando Ippo abbandona il titolo nazionale giapponese per concentrarsi sulla classifica mondiale. Quello che per Takamura è forse un passo avventato diventa per i lettori del manga una opportunità per vederlo serio anche fuori dal ring: la preoccupazione per l'inadeguatezza mentale di Ippo alle vette mondiali del pugilato e per le possibili delusioni che potrebbe subire il coach Kamogawa (vero e proprio padre putativo) lo portano in più riprese a dubitare di Ippo e a scoraggiarlo, e praticamente a recitare la parte dell'antagonista. Questi ultimi due temi sono ben riassunti nel capitolo 1204, e da questo vorrei partire per parlarne [...]


Innanzitutto solo due parole sul capitolo 1202, che ha lasciato un po' tutti con la morte nel cuore, per capire da dove partiamo e il contesto del 1204.


Dopo aver perso contro il n.2 della classifica mondiale Gonzales, Ippo perde anche il match successivo contro il filippino Guevara. Un colpo di scena devastante: nonostante tutti i vari problemi di salute del post- Gonzales nessuno avrebbe potuto prevedere una sconfitta di Ippo, visto che lo stesso si era ripromesso di ritirarsi alla prossima sconfitta.


Ora, cosa potrebbe far cambiare idea ad un tipo risoluto come Ippo? Non ne ho idea, lo scopriremo continuando a seguire il manga. Ma come ha preso Takamura la nuova sconfitta di Ippo?


Prova a dire che va tutto bene, che in fondo là, sulle vette del pugilato mondiale, è sempre stato solo e sempre lo sarà, e pazienza se forse un po' ci aveva sperato, che uno dei suoi compagni di palestra potesse raggiungerlo. In fondo le vette sono posti solitari.
E lui glielo aveva detto ad Ippo. Chiaro e tondo, come è suo stile. Gli aveva detto che c'è un limite insormontabile per chi fa sport solo per passione, una vera e propria linea che separa quelli come Ippo, dai veri e propri "mostri", coloro che, per superare quella linea e giungere sulle vette dello sport mondiale, devono perdere parte della propria umanità.




Ippo però sul ring ci è tornato; ed è finito KO proprio quando stava per mostrare il nuovo Dempsey roll al coach Kamogawa. Ed è proprio questa per Takamura la sua colpa principale. Ippo ha la sua vita, può gestire la sua carriera pugilistica come gli pare, ma Takamura non riesce a sopportare che deluda le aspettative del vecchio coach Kamogawa, che insieme a lui puntava a lottare per il titolo mondiale. Forse anche esagerando col suo amore filiale, Takamura vuole evitare qualsiasi amarezza o sofferenza al vecchio coach, che vuole vedere solo ed esclusivamente felice ed appagato dai risultati sportivi. Ippo ormai non può dare più di così e allora sarà solo lui ad issare il suo allenatore sul tetto del mondo, fino a che non raggiungerà il suo obiettivo di conquistare 6 differenti categorie di peso, in quella che fondamentalmente è una incessante dichiarazione di amore e gratitudine a chi gli ha donato un posto nel mondo dove finalmente essere se stesso.





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