domenica 4 febbraio 2018
In breve - Sono tornato (a Macerata)
Saresti dovuto andare venerdì a vedere "Sono tornato", e non volevi nemmeno parlarne qui sul blog. Qualche problema con la macchina e cinema rimandato all'indomani. Vallo a sapere te che, proprio ieri, un vigliacco neofascista si sarebbe messo a sparare a della povera gente a Macerata. Sei entrato in sala a poche ore dagli eventi di ieri, e sì, questo ha reso la visione del film qualcosa di surreale. Ma parliamo prima del film, SENZA SPOILER [...]
La trama è semplice: Benito Mussolini si risveglia chissà come ai giorni nostri e, dopo un primo momento di smarrimento, si imbarca nuovamente nell'impresa di conquistare l'Italia. Lo segue Canaletti, giovane regista in erba, che vuole realizzare un documentario su di lui.
Diciamo subito che il film ti è piaciuto: ha gioco facile visto che è il rifacimento in salsa italica di "Lui è tornato", libro e poi film tedesco con protagonista Adolf Hitler, che hai colpevolmente mancato al cinema e recuperato in seguito su Netflix. "Sono tornato" segue in maniera fedele anche la struttura del progenitore: si parte con quello che sembra una macchietta fuori posto e fuori tempo massimo, poi gradualmente sia il pubblico in sala che Canaletti si rendono conto di chi è veramente il Duce e ciò che rappresenta, mentre tutto il resto d'Italia lo innalza di nuovo a idolo delle folle.
Hai trovato azzeccato l'adattamento effettuato dagli autori alla realtà politica italiana (un riferimento alla discendente non solo politica sarebbe stato probabilmente chiedere troppo), mentre il finale ti è parso un po' meno efficace di quello dell'originale, ma forse dipende dal fatto che già sapevi come sarebbe andata a finire. Eppoi, se nel film c'è addirittura un Frank Matano credibile, non ha senso andare a cercare il pelo nell'uovo.
Per quel che ti riguarda, il messaggio finale del film, che si lega a quello che è successo ieri a Macerata, è che, affinché la storia (maestra di vita sì, ma con dei pessimi allievi) si ripeta, non c'è nemmeno effettivamente bisogno che torni un dittatore dall'aldilà. "Io faccio parte di voi", dice ad un certo punto il Duce all'ormai consapevole Canaletti, e ieri non sei riuscito a dargli torto.
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